Un contesto straordinario per sperimentare insieme ai partecipanti una ricerca collettiva di nuove possibilità di relazione con le collezioni del museo.
L'obiettivo è superare la formula della visita guidata per costruire un'esperienza al museo più coinvolgente e attiva, una possibilità per conoscere e conoscersi utilizzando una pluralità di linguaggi espressivi e comunicativi.
Ecco qualche esempio del percorso che ho proposto:
CHI HA PAURA DEL DISEGNO?
[Sessione di disegno libero al museo]
Senza giudizio, senza paure, solo per il gusto di osservare e trasformare lo sguardo in appunti visivi...
Ps. Non dimenticare la matita ✏️
EKPHRASIS
aprire le porte all'immaginazione
![Foto](/uploads/3/0/7/5/3075396/esplorazioni_orig.jpg)
Osservazioni emozionali
Cosa accade se durante l’esperienza al museo sottraiamo la vista, il senso più importante, quello che porta maggiori informazioni alla nostra conoscenza?
Chiudere gli occhi è una possibilità per aprire le porte all’immaginazione, un’opportunità per riscoprire una sensorialità più diffusa e riappropriarci del nostro corpo come strumento globale di conoscenza
SGUARDI INTENSI E MENTI IMMAGINATIVE
In questa epoca che ci sommerge di immondizia visiva, il nostro sguardo si confronta continuamente con immagini simultanee e in movimento.
Questo “assedio delle immagini” ci ha abituati a visioni passive; viviamo immersi in un mondo densissimo di messaggi visivi ma “osserviamo” davvero poco.
Sembra paradossale ma oggi diventa necessario re-imparare a vedere.
Il museo, grazie all'incontro con opere statiche, immagini ricche di storie e significati, può essere lo spazio ideale per esercitare un’osservazione attenta e superare la fretta del consumismo visivo.
L’esercitazione di “sguardi intensi e menti immaginative” che ho proposto durante il workshop *Nuovi occhi - workshop in comunicazione educativa museale* è un tentativo per riappropriarsi delle facoltà visive e ricollegare il potenziale comunicativo delle immagini alle personali capacità intuitive.